TI RACCONTO LA MIA STORIA (secondo atto)
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Lunedì 18 Settembre 2017
Il mondo mi crollò di nuovo addosso, quella mattina non ebbi un briciolo di forze neanche per aprire gli occhi, la luce era così pungente.

La Fibromialgia non solo era tornata con la violenza di un uragano, ma portò con se tantissimi altri nuovi sintomi.
Ne ho contati più di 90.
Iniziai a girare in lungo e largo tutta l’Italia, alla ricerca della cura miracolosa per la Fibromialgia e durante questo lungo pellegrinaggio tra i medici, mi diagnosticarono anche la CFS o anche detta sindrome da stanchezza cronica.
Il mio corpo era totalmente INFIAMMATO ED INTOSSICATO e il mio SISTEMA IMMUNITARIO era completamente IN TILT.
I vari esami ne erano la prova, i miei anticorpi consumavano ogni mia energia per combattere contro dei virus di cui non c’era traccia.

TENTATIVI SU TENTATIVI
Nella disperazione più assoluta ho provato di tutto, da cure sperimentali, all’omeopatia, dall’agopuntura, all’ozono terapia, dalla dieta senza glutine alla camera iperbarica, tutto con scarsissimi risultati, o per lo meno con risultati molto provvisori.
LUNGHE GIORNATE AL BUIO
Furono giorni duri, molto duri, la Fibromialgia mi stava portando via tutto ancora una volta.
La stanchezza era invalidante, facevo anche fatica a trascinarmi in bagno. Fare la doccia era diventato il mio peggiore incubo.
Non riuscivo a pensare, a fare frasi di senso compiuto, a leggere, a camminare, a volte neanche a mangiare.
Ricordo che in qualche occasione la mamma mi sorreggeva la forchetta, io non riuscivo a tenerla in mano, era pesante come un macigno.
Non tolleravo gli odori, né la troppa luce, avevo continui sbalzi di pressione e vertigini.
I dolori spesso erano insopportabili, formicolii e crampi non mi lasciavano dormire di notte e capitava di svegliarmi alle 5 del mattino pregando che mi tagliassero via le gambe per non sentire più tutto quel dolore.
Per non parlare poi dei giorni con le cistiti, le gastriti, il colon irritabile, i crampi, le parestesie, le scosse in testa, le infiammazioni alla gola, le frequenti otiti, le congiuntiviti agli occhi, herpes e afte a profusione.

Non vedevo più un futuro…avevo smesso di sognare.
Mi sentivo come un palazzo che stava implodendo su sè stesso.
Mi sentivo letteralmente schiacciare a terra da tutto il peso.
Mi sentivo debole e avevo una fottuta paura, di rimanere in quello stato.
Non mi restava che piangere dal dolore e urlare dalla rabbia.
In testa non facevo che ripetermi: “Perché proprio a me?”
(Ma non sapevo ancora che era la domanda sbagliata da porsi).
Ricordo quei giorni infiniti in cui l’unica luce era quella che entrava dalla finestra della mia camera.
Ricordo anche ogni mattina, quando mamma indossava un tiepido sorriso per non farmi notare la sua preoccupazione ed apriva leggermente la porta della mia camera, senza disturbare, soltanto per verificare se era un giorno un pochino SI o un giorno proprio NO.
Anche la Fibromialgia aveva il suo ritmo, c’erano giorni migliori e giorni peggiori.
Fu così che passai un intero anno a letto, tra massicce dosi di medicinali ed un instancabile voglia di riprendermi la vita nonostante tutto.
Settembre 2018 avevo ritrovato un pò di forze, non ero al massimo, ma di sicuro stavo meglio e vista la prospettiva che i medici mi davano, mi accontentai di quello stato, decisi di non mollare e di provare a tornare a lavoro e ai ritmi di sempre.
E qui apro una parentesi:
Stavo inconsapevolmente commettendo due grandi errori.

Stavo ricominciando la vita di sempre pensando che tutto fosse normale, anche quando ogni atomo del mio corpo mi diceva di non farlo. Stavo ancora dando adito alla paura di rimanere senza lavoro piuttosto che avere cura di me stessa.
La quiete prima della tempesta.
La Fibromialgia mi diede giusto un paio di settimane poi si accanì sul mio corpo con tutta la sua forza, ricostringendomi a letto per l’ennesima volta.
In quelle condizioni non potevo di certo lavorare, così successe di nuovo, alzai la cornetta e mi licenziai dalla stessa azienda per la seconda volta.
Lo so potrebbe sembrare uno scherzo, ma vi assicuro che è tutto vero.

La Fibromilagia era la mia vita.
Oramai non ce l’avevo più una vita,
la Fibromialgia era la mia vita.
Ero stremata, svuotata e rassegnata.
I medici non mi davano grosse speranze, se non quelle di dirmi: “starai un po’ meglio”, oppure “non temere che forse il prossimo anno riuscirai a prendere l’invalidità”, una volta mi sono anche sentita dire che fossi troppo positiva…
Pian piano davanti ai miei occhi iniziarono a dissolversi tutti i miei progetti per il futuro, i sorrisi e tutta la mia positività.
Non c’era più spazio per sognare, ma davanti a me solo una coltre di nebbia grigia ed un forte senso di smarrimento.
UN VICOLO CIECO
I piccoli problemi erano come montagne insormontabili da scalare, la paura e l’ansia due compagne a braccetto, insieme ad un forte senso di smarrimento.
Facevo le cure previste, mi rimettevo un pochino in forze per qualche giorno, a volte una settimana, a volte un mese, la mia speranza si riaccendeva, per poi ricadere di nuovo nel baratro, per poi immobilizzarmi di nuovo a un letto.
Non vi nego che ci sono state tante lacrime, tanti momenti di sconforto, tanta rassegnazione, tanta paura, paura di rimanere inerme a letto per una vita intera, paura di non tornare più a sorridere.
Ed è lì che sono diventata la mia malattia, non avevo più niente all’infuori di essa, il mio corpo urlava soltanto in una lingua, quella della Fibromialgia.
Ne ero completamente vittima, ero entrata in una spirale senza più via d’uscita.

Posso dire con profonda gratitudine di essere stata molto fortunata nonostante tutto, al mio fianco ho sempre avuto tutto il calore e l’appoggio della mia famiglia, dei miei amici e dei miei colleghi, che anche quando spegnevo il telefono per giorni, mi sono sempre stati a fianco, senza mai farmi sentire sola.
Nel frattempo per non lasciarmi completamente andare, nei periodi in cui mi sentivo un pochino meglio e con qualche forza in più, me ne andavo a lezione di yoga e provavo a fare qualche esercizio di rilassamento/allungamento, senza forzare troppo.

L’incontro con Laura
La mia insegnante di Yoga si chiama Laura, ed è una persona per me molto speciale.
É arrivata nella mia vita nel momento esatto in cui ne avevo più bisogno.
Non è stato un caso a farmela incontrare, ma la magia dell’Universo che ha fatto sì che l’ennesimo pezzo mancante del puzzle mi cadesse in mano e si incastrasse perfettamente nel momento giusto al posto giusto.
Grazie a Laura, ho imparato non solo a mettermi in ascolto del mio corpo, ma ho anche iniziato a pormi le giuste domande e ad incontrare le mie emozioni. All’inizio facendo molta resistenza, poi pian piano cedendo sempre di più.
I SEMI DI OGGI SONO I FIORI DI DOMANI
Laura ha avuto la capacità di farmi sentire al sicuro, ha saputo come accogliere la mia sofferenza e senza alcun giudizio mi ha ascoltata in silenzio, mi ha insegnato a prendere consapevolezza del mio corpo e ad accettare quando faceva i capricci.
Alla fine di ogni lezione, prima di salutarmi mi lasciava sempre con delle parole, a me piace chiamarle “semini“ a cui inizialmente non prestavo neanche attenzione, fino al momento in cui iniziarono a risuonarmi dentro con una forza incredibile.
Laura la sapeva lunga, con quei “semini” non stava facendo altro che alimentare quella fiammella che era dentro di me e che vi assicuro che è dentro ognuno di noi.
Poi un giorno, all’improvviso qualcosa scattò in me.
Capii che:
- quella era la mia vita e di nessun altro e che io non potevo permettere a nessuno, nè tantomeno alla Fibromialgia di portarmela via.
- stavo cercando la soluzione fuori di me, ma non stavo guardando cosa invece c’era dentro.
- i medici e le medicine non avrebbero potuto più essermi d’aiuto, se non come palliativo per un breve periodo.
- era ora di mettersi in gioco in prima persona e prendere in mano la responsabilità per la mia salute.
- era arrivato il momento di smetterla di prendersela con gli altri ma di iniziare a chiedersi:
“Perché non a me?”
Avevo capito che era necessario un VIAGGIO DENTRO ME STESSA e che solo lì, avrei trovato la risposta.
Così iniziai a cercare sul web e trovaii una life coach che aveva attraversato il mio stesso calvario.
Avevo bisogno di qualcuno che mi guidasse e mi accompagnasse in questo viaggio.
La contattai e quando confermò il mio primo appuntamento ritrovai tutto quell’entusiasmo che avevo perso, convinta che quella fosse la strada giusta da prendere.
Avevo solo un obiettivo: RITROVARE LA PERFETTA SALUTE
Avere qualcuno al tuo fianco che ti ascolta e ti guida in un percorso e che sopratutto è in grado di comprenderti, proprio perchè ci è già passato è ciò che davvero ha fatto la differenza.
Grazie al suo aiuto ho scoperto le mie risorse interiori ed ho imparato ad attingere ad esse ed è così che il cambiamento è iniziato.
Mi uscì fuori una grinta, una forza, una costanza ed una determinazione che mai e poi mai avrei pensato di avere. E questo è nulla in confronto a tutto ciò che ho scoperto di me stessa durante questo percorso.
LA VIA D’USCITA
Ho dedicato ogni minuto ad un profondo lavoro su di me a 360°
Ho ritrovato l’amore per me stessa
Ho disintossicato il mio corpo
Ho nutrito il mio corpo con cibi sani
Ho trasformato i miei pensieri
Ho trovato la motivazione
Ho sostituito i vecchi schemi che mi tenevano ancorata al passato
Ho superato le mie paure
Ho ricostruito la mia autostima
Ho imparato a gestire lo stress, a vivere nel momento presente, a respirare e ad essere grata di ogni secondo della mia vita
Ho fatto silenzio dentro di me
Ho ascoltato i battiti del mio cuore
Ho riaperto gli occhi, mi sono svegliata e mi sono ritrovata.
A casa.
Ho capito che per troppo tempo avevo viaggiato lontano da me stessa fino quasi a dimenticare da dove ero partita.
Ho capito che per troppo tempo avevo mentito a me stessa e che avevo fatto di quelle menzogne la mia realtà.
La Fibromialgia in fondo non faceva altro che ricordarmelo, più io la ignoravo e la combattevo e più lei si riversava sul mio corpo con una tale violenza da stendermi al tappeto.

La Fibromilagia e la sua lezione di vita
Solo quando l’ho accettata, accolta e perdonata è diventata la mia migliore alleata.
Oggi sono grata ogni secondo della mia vita alla Fibromialgia.
Vedete ci ho messo un pò a capirlo, ma tanta sofferenza, tanto dolore, non sono capitati a caso e non capitano per sfortuna, credo profondamente che la vita ci riservi delle occasioni per evolvere, sta poi a noi se diventarne vittime, lamentarci, combatterle o abbracciarle, ascoltarle e imparare la lezione.
Vi accorgerete poi che la vita è MERAVIGLIOSA ed è magicamente perfetta così com’è.
Per la prima volta nella mia vita, da un anno e mezzo non prendo più alcun tipo di medicina e sono ASINTOMATICA.
La mia storia
suona come la tua?
Allora dobbiamo parlare. Meriti anche tu di vivere una vita STRAORDINARIA.
Fissa una consulenza gratuita con me di 40 minuti via Skype. Non vedo l’ora di sentire la tua storia!
Con Amore
Valentina ❤
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